Quello che notate in una porta: le finiture

Quello che vedete quando venite a scegliere le porte della Vostra casa sono le loro caratteristiche, come dire: esterne.
Quel che si vede, in altre parole.

Noi le chiamiamo finiture e siamo perfettamente consci che scegliere quella giusta non è facile!

Anche perchè vi sono tante varianti possibili.
Vediamo subito quel che indica in questo periodo la “moda”, fermo restando che a prevalere dev’essere sempre il gusto personale, a nostro avviso.

Oggi si rivaluta molto il legno perchè si è scoperto (sigh!) che è: bello, elegante, caldo e naturale.

Insomma: il top!

Per questo vanno molto le venature ben visibili, magari un po’ in rilievo.
Dove serve è molto ben considerato anche l’inserto in vetro perchè lascia filtrare la luce e poi oggi può essere anche stampato o decorato molto finemente.

La laccatura: ovvero, la vernice.
Ve ne sono praticamente di ogni colore che possa venirvi in mente.
Tenete presente invece che la scelta sarà anche tra lucida oppure opaca.
Chiedetela “A poro aperto” se volete che lasci intravedere le ventaure naturali del legno.

Una scelta poco costosa e soprattutto robusta è invece il laminato, un materiale sintetico molto pratico che può avvicinarsi ai laccati (ma le differenze si vedono, soprattutto con le alternative di qualità).

Infine c’è l’anta, una sorta di inserto che può avvalersi di incisioni o immagini anche stampate in digitale.

Come vedete, per fare la scelta migliore vi servirà un po’ di tempo.
Prendetevelo perchè poche cose, nella vostra casa, ne segneranno lo stile, l’essenza e la bellezza come fanno le porte.

Piccola, essenziale guida alle porte di casa

Se state progettando la vostra casa, non sottovalutate la collocazione e la funzione di ogni singola porta.
Certe volte si pagano prezzi salati, come ben sa chi si è trovato la porta della cucina, o della camera, nel posto sbagliato.

  • Dunque, la prima considerazione è legata allo spazio in cui la inserite.

La seconda, quale sarà la sua funzione.
Spieghiamoci meglio: può trattarsi di una porta che deve isolare, allontanare rumori o odori, oppure, al contrario, un’apertura alla luce.
Se destinata ad un ambiente che sappiamo sarà poco arredato, dovrà avere abbastanza carattere da contraddistinguersi.

  • Ci sono porte che si fanno notare, altre che letteralmente scompaiono, altre ancora che si integrano con le fantasie della parete.

Come sono costruite le porte interne di un’abitazione?

  • Innanzitutto, sono quasi sempre di legno: massello, listellare o tamburato.

1) Massello: tutto legno massiccio: bellissimo!

2) Listellare: si tratta di pannelli con un’anima costituita da “verghe”, bastoni di legno poi ricoperti da un piano uniforme e lavorato.

3) Tamburato: sotto il piano trova posto una struttura a nido d’ape. In linea di massima, più leggera della listellare.

La prossima volta parleremo delle finiture, ovvero: la parte esterna della porta, quella “a vista” che la caratterizza.

Va dove ti porta…la porta!

Nate come necessità per dividere un ambiente della casa dall’altro, le porte avevano, un tempo, solo scopi puramente pratici: garantire la privacy ed eliminare o ridurre rumori e odori erano i loro compiti.

Complementi d’arredo, un termine e una funzione che però nel tempo si è dimostrata riduttiva.

Sempre più spesso oggi quando scegliamo una porta interna siamo attenti a che si inserisca bene nell’arredamento, consci che essa stessa è arredamento.

Da semplice oggetto funzionale, la porta finisce coll’inserirsi nel contesto degli elementi fissi della nostra casa, come il pavimento, ad esempio, o le finestre, determinando in maniera evidente il risultato finale.

Senza contare che sbagliare un’apertura o la collocazione, o anche la tenuta, ad esempio al rumore e alla luce, di una porta, potrà avere conseguenze a lungo, anche infastidendoci parecchio.

Bene dunque perdere un po’ di tempo subito, che pentirsi più avanti.

Ecobonus – Ancora fino a fine anno la detrazione fiscale del 50%

Fino al 31/12/2018, chi sostituisca finestre ed infissi potrà portare in detrazione la metà delle spese sostenute.

Trattandosi di interventi che migliorano la tenuta termica dell’edificio, si può portare la metà della spesa sostenuta in detrazione dall’Irpef, fino ad un importo massimo di 60.000 euro.

Ovviamente, sono previsti dei requisiti minimi per beneficiare dello sconto fiscale: finestre ed infissi devono rispettare i valori di dispersione del calore fissati dal decreto ministeriale dell’11 marzo 2008.

Rientrano nello sconto fiscale anche le sostituzioni di serramenti e portoni d’ingresso, se questi fungono da barriera per il caldo interno e verso l’esterno.

Comfort & Benessere

Da molti anni ormai,  ci siamo impegnati a costruire i nostri prodotti cercando di rispettare e salvaguardare l’ambiente e la natura.

Acquisendo i prodotti con i marchi PEFC e FSC si utilizzano legnami provenienti da piantagioni strettamente controllate.

Il nostro contributo ad una gestione  corretta delle foreste e dell’ambiente.

Non ci fermiamo li: la procedura di lavorazione e i trattamenti di finitura sono eseguiti con prodotti ecologici.

La Falegnameria Celante aderisce inoltre al Distretto della Bioedilizia della provincia di Treviso, un punto di riferimento per la qualità della vita dei suoi abitanti.